Ogni dodici mesi, nella azienda dove presto la mia opera lavorativa, siamo sottoposti ad un ciclo di analisi mediche, tra cui quelle delle sangue.
Purtroppo, gli esiti delle ultime analisi che ho effettuato, hanno evidenziato un valore dei trigliceridi e del colesterolo oltre la norma, oltre a dei valori della pressione arteriosa abbastanza alti.
Devo ammettere che non pratico nessun tipo di attività fisica e, senza bugia alcuna, posso affermare che il mio peso corporeo è al di sopra del peso forma di circa dieci chilogrammi.
La consulenza scientifica di un medico
Il medico, che presta la sua consulenza scientifica presso l’azienda dove io sono impiegato, nel constatare i risultati dei miei referti clinici, mi ha contattato e, dopo avermi giustamente rimproverato verbalmente per tale mia situazione fisica, mi ha consigliato vivamente di mutare la mia alimentazione, invitandomi anche ad iscrivermi presso una palestra della città, al fine di iniziare una blanda, ma costante, attività fisica.
Dopo pochi giorni dal colloquio con il medico dell’azienda, ho sottoscritto un abbonamento annuale presso un centro sportivo situato a circa cinquecento metri dalla mia abitazione ed ho anche prenotato un incontro con un nutrizionista.
Quest’ultimo, dopo aver ascoltato e compreso quale sono le mie abitudini alimentari, non ha esitato a dirmi che comunque, la mia, si può ritenere una alimentazione alquanto errata, se non altro, per la qualità dei cibi di cui faccio uso, con particolare riferimento a tutte quelle pietanze contenenti olii e grassi e a quei cibi molto calorici di cui sono ghiotto.
I primi cambiamenti nel regime alimentare
Di conseguenza a tutto ciò, il nutrizionista, mi ha invitato a mutare la mia dieta alimentare, introducendo nella mia alimentazione giornaliera, sia le verdure che gli ortaggi, con la raccomandazione che questi alimenti, siano cotti prevalentemente a mezzo della tecnica del vapore, spiegandomi quanto segue, circa tale metodo di cottura:
Cucinare a vapore offre la possibilità di rinunciare all’utilizzo di grassi animali o sintetici, donando la possibilità di preparare pietanze leggere e con un apporto calorico contenuto. La cucina a vapore consente un risparmio a livello economico e di tempo, poiché sono necessari pochi minuti di cottura per preparare ottime pietanze, ma principalmente, la caratteristica di detta cucina, è volta a salvaguardare il lato salutistico della nostra alimentazione.
Trattasi di un sistema che sfrutta la capacità del vapore acqueo di trasmettere calore all’alimento e di cuocerlo senza il contatto diretto con l’acqua evitando così la dispersione delle componenti nutrizionali, vitamine e sali minerali per lo più, come normalmente avviene nel processo di bollitura. Notevoli i vantaggi garantiti dalla cottura al vapore, in primis le caratteristiche organolettiche originali dei cibi rimarranno inalterate e il loro sapore sarà dunque molto più ricco, gustoso e naturale rispetto a quello derivante da un processo di cottura tradizionale.
Inoltre a mezzo della cottura a vapore, i grassi contenuti negli alimenti si sciolgono per effetto del calore e si depositano nell’acqua di ebollizione, in questo modo, i cibi risultano più digeribili e meno calorici. In ultimo si scongiura la formazione di sostanze nocive, in alcuni casi addirittura tossiche o cancerogene, derivanti dalla cottura ad alte temperature, come accade per la classica grigliata o la frittura.
Ricette e conclusioni finali
A seconda delle ricette e delle tradizioni, esistono diverse pentole e utensili per effettuare con grande facilità in casa la cottura a vapore. Il più diffuso in cucina è l’apposito cestello, da incastrare in una pentola tradizionale contenente dell’acqua. In commercio esistono anche delle vaporiere elettriche con diversi cestelli sovrapposti, per una cottura a castello che consente di cuocere anche più alimenti contemporaneamente.
Molto diffusa, per le sue caratteristiche tecniche, è la vaporiera bamboo, naturale al 100%.